Oggi l’arte instaura un rapporto che può racchiudere in una singola interazione nello stesso scambio, il creatore di un lavoro e il destinatario di quel lavoro. Le diverse forme che può prendere questa mediazione si materializzano certi rapporti tra l’uomo e la natura, vale a dire tra la mente umana e il suo ambiente. Un pensiero mente sia conscia e inconscia, individuale e collettiva, libera e fantasiosa comunica con il mondo esterno. Negli ultimi anni, alcune menti stanno dimostrando alla natura, al fine di preservare queste rivoluzioni urbane, industriali e sociali. Ambientalismo è svelato e diventa la parola d’ordine di tutti. Politica, industria, tutti mobilitati per sviluppare nuove soluzioni al degrado del pianeta. La questione ambientale è sollevata, è evidenziata contro una nuova consapevolezza in ogni mente. Stiamo assistendo ad una degenerazione di un pianeta che è la stanchezza. L’uomo che ha sostenuto tutti i criteri biologici, fisici e anatomici avevano alcuna predisposizione per sopravvivere sulla Terra, sembra essere l’unico a non vivere in armonia con essa. Nonostante questo, la nostra società dei consumi non a corto di vapore o. Essa risiede in ogni pensiero, in ogni mente. La sua onnipresenza tende a inculcare i valori materialistici di là di compiacimento. Consumo, ridotto all’estremo, ha spinto l’offerta diventa uno sviluppatore sociale ed una fonte di creazione artistica. Dal cibo ai vestiti, l’industria di casa, il suo uso effettivo in tutti i tipi di spostamenti e deviazioni, si ritrova in diversi approcci artistici attraverso circa spesso ironico e graffiante. Se locale, nazionale o globale, mobilitazioni ecologici forgiano l’esperienza estetica. Usano storie e rappresentazioni di luoghi; evocano “il superamento impossibile” l’uomo / natura, la sublimazione della natura (riserve naturali) o, addirittura, l’ibridazione della separazione lavoro. Inoltre, la messa in scena del rapporto di cambiare la natura mostra che la “crisi ecologica” include un senso di “tragico”. L’artista è sempre destinato a riconoscere la natura come oggetto della sua sensibilità e continua a considerarla come una grande attrice della sua ispirazione. Quindi ogni artista sa che in “spazio-tempo” nella vita di un uomo, la natura è la misura della sua consapevolezza e sensibilità. Questa società materialista e genera un ritorno alla coscienza bisogni primari, attività artigianali, un approccio più sensibile al l’atto della creazione stessa, l’azione dell’artista sulla natura del materiale che lei offre. Per tornare alle materie prime, più un desiderio di riportare l’importanza dei mestieri, l’artigianato, il lavoro che viene insegnato di generazione in generazione ed è dimenticato con questa facilità di accesso e la convenienza offerta dalla tecnologia. Il funzionamento di integrato e inchiostrate nel nostro quotidiano produce proporre una nuova idea e un nuovo approccio al riciclaggio.